Dantedì

 Il Comune di Treviso e la società Dante Alighieri annunciano i vari eventi cittadini dedicati, durante tutto il mese di marzo, alla celebrazione del sommo poeta.  La nostra scuola partecipa…

Conferenza sul giornalismo sportivo

Martedì 27 febbraio dalle ore 11 alle 13 in aula Magna dell'Istituto si terrà una conferenza dal titolo: "Il giornalista sportivo: una professione", a cui parteciperanno alcune classi del Liceo scientifico e della Scuola…

Cori natalizi

In una magica e suggestiva atmosfera di Natale sotto la Loggia dei Cavalieri a Treviso, i bambini delle classi seconde, terze e quarte della Scuola Primaria si sono esibiti in…

La settimana internazionale delle Canossiane

Costruire l’Europa partendo dai giovani, attraverso ponti culturali tra Italia, Francia, Spagna e Olanda. Con questo obiettivo, due settimane fa si sono svolti tre scambi culturali tra la scuola “Madonna…

JOB&ORIENTA

Le classi quarte della Scuola di Formazione Professionale ENAC dell’Istituto Canossiano, mercoledì 22 novembre, si sono recate a Verona, al JOB&Orienta, il salone nazionale che si occupa di orientamento, scuola,…

NOA: STORIA DI DEDIZIONE, PASSIONE ED ESPERIENZA

C'era una volta...inizia così la storia contemporanea che coniuga l’esperienza di un padre e la passione di una figlia in una realtà imprenditoriale di successo del nostro territorio. È dentro…

Lettera a una maestra

Lettera a una maestra

È trascorso quasi un mese da quando è iniziata l’emergenza Covid-19, da quando le porte della nostra scuola si sono chiuse, lasciando il passo al silenzio dei corridoi e al vuoto delle aule. Eppure, noi insegnanti non ci siamo fermate un attimo ed abbiamo cercato e ricercato modalità e strategie per farci presenti con i nostri bambini e per continuare le lezioni. Qualche studioso - cito una per tutti Daniela Lucangeli - ha scritto che la DAD (Didattica a Distanza) in realtà è una didattica della vicinanza, perché la scuola va a casa di ogni studente. È vero, ma solo in parte.
Le maestre della primaria lo sanno bene: i bambini, come diceva il buon Piaget, apprendono perché c’è una relazione affettiva in gioco tra insegnante e alunno e non certo perché egli sia consapevole che il sapere acquisito sarà fondante per la sua posizione sociale e lavorativa. I bambini hanno bisogno dell’abbraccio, della carezza, dello sguardo e del sorriso della loro maestra, hanno bisogno di un contatto che nessuna applicazione 3.0 potrà mai sostituire.
In questi giorni si è cercato di utilizzare ogni mezzo per continuare con le programmazioni ma, soprattutto per sentire i bambini con telefonate, videomessaggi, videochiamate, consapevoli che questi media servono solo ad “accorciare le distanze” e, mentre ciascuna di noi si domanda, ogni giorno, se tutto questo potrà mai bastare, giunge inaspettata una mail di un genitore, contenente un messaggio che fa bene al cuore di tutti i docenti e che dissipa ogni dubbio. La riporto qui di seguito:

Gentile Maestra,
mi auguro di trovarla bene, malgrado la drammatica emergenza che sta vivendo il nostro Paese e, da quanto apprendiamo ascoltando radiogiornali e telegiornali, anche l'intero Pianeta.
La singolare coincidenza che ci vede affrontare questa situazione in piena Quaresima è per tutti noi credenti ulteriore motivo di riflessione e di impegno, quali uomini e donne di speranza, testimoni del dono della salvezza che, mai come in questo periodo, tutti invochiamo.
Come genitori, cerchiamo di sforzarci ad esserne testimoni credibili, svolgendo un'attività di "presidio" quotidiano per la serenità dei nostri ragazzi, delle nostre famiglie, di coloro che non possiamo vedere e frequentare.
A questo riguardo, esprimo tutta la nostra stima e gratitudine a Lei ed a tutte le docenti per il grande sforzo profuso nell'attuare ogni strategia possibile per consentire ai ragazzi di mantenere un contatto con la scuola e con le insegnanti: è fondamentale per loro sapere che le maestre li pensano e sono loro vicine, anche se in forma diversa da quella a cui sono abituati.
Nel rivolgerle il mio saluto a distanza, augurandomi di rivederci presto, Le rinnovo la stima e la gratitudine per quanto ha fatto e sta continuando a fare.
A presto

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