Dantedì

 Il Comune di Treviso e la società Dante Alighieri annunciano i vari eventi cittadini dedicati, durante tutto il mese di marzo, alla celebrazione del sommo poeta.  La nostra scuola partecipa…

Conferenza sul giornalismo sportivo

Martedì 27 febbraio dalle ore 11 alle 13 in aula Magna dell'Istituto si terrà una conferenza dal titolo: "Il giornalista sportivo: una professione", a cui parteciperanno alcune classi del Liceo scientifico e della Scuola…

Cori natalizi

In una magica e suggestiva atmosfera di Natale sotto la Loggia dei Cavalieri a Treviso, i bambini delle classi seconde, terze e quarte della Scuola Primaria si sono esibiti in…

La settimana internazionale delle Canossiane

Costruire l’Europa partendo dai giovani, attraverso ponti culturali tra Italia, Francia, Spagna e Olanda. Con questo obiettivo, due settimane fa si sono svolti tre scambi culturali tra la scuola “Madonna…

JOB&ORIENTA

Le classi quarte della Scuola di Formazione Professionale ENAC dell’Istituto Canossiano, mercoledì 22 novembre, si sono recate a Verona, al JOB&Orienta, il salone nazionale che si occupa di orientamento, scuola,…

NOA: STORIA DI DEDIZIONE, PASSIONE ED ESPERIENZA

C'era una volta...inizia così la storia contemporanea che coniuga l’esperienza di un padre e la passione di una figlia in una realtà imprenditoriale di successo del nostro territorio. È dentro…

GIORNATA CONTRO IL BULLISMO

LA GENTILEZZA

Essere gentili è un sentimento che proviene dal cuore, che possiedi nell’anima.

Io, finora, ho conosciuto persone molto gentili con me, altre che mi disprezzano ma io credo di essermi sempre comportata gentilmente con quel tipo di persone.

La gentilezza è quando con gli altri le tue cose, i tuoi dolori e in questo caso, se gli altri sono gentili, possono consolarti. Essere gentili significa prendersi cura degli altri sia se sono simpatici sia antipatici: se una persona, per esempio, si è tagliata con la carta devi aiutarla. Se quella persona ti offende tu fai finta di niente e guarda avanti, non pensare alle brutte parole. Se sei gentile con gli altri poi loro lo saranno con te. È come strappare un petalo ad un fiore: dopo il petalo non c’è più e se ne strappi uno ogni giorno alla fine non ne rimarrà più neanche uno, invece, se curi per bene un germoglio alla fine fiorirà.

La gentilezza può essere presente in un amico, in un parente, … ma tu stesso puoi donare gentilezza a queste persone e anche a coloro che conosci poco: per esempio io una volta sono andata in chiesa e ho visto una signora anziana che di solito vedevo sempre lì e le ho augurato una buona domenica e lei mi ha detto “Che Dio ti benedica!”.

La gentilezza si può manifestare in piccoli gesti. È bello essere gentili, fa stare bene con se stessi ma soprattutto permette di costruire un legame incancellabile con gli altri. La gentilezza è un dono che tutti abbiamo e che Dio ci ha dato.

Irene 5^A - Scuola Primaria

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ANCHE I PIÙ PICCINI VI AUGURANO BUONE FESTE!!!!

I bambini delle classi 1^A e 1^B, a nome di tutti gli alunni della scuola primaria, desiderano fare a tutti voi i più caldi e affettuosi auguri per un sereno Natale ed un migliore anno nuovo.

Desiderano farlo attraverso questa poesia:

Anche quest’anno è già Natale,

cosa preparo di eccezionale?

Scrivo ai miei amici e parenti

un messaggio di auguri avvolgenti.

Cerco le parole migliori

quelle che scaldano i cuori…

che donano felicità

e abbracci a volontà!

Perché le parole hanno un potere,

tutti lo devono sapere:

abbracciano dolcemente

anche chi non è presente!

Nelle case e per le strade

il calore pervade.

Alberi, ghirlande e doni,

luci, elfi e panettoni.

Che atmosfera straordinaria,

sento il Natale nell’aria!

È un’aria di speranza

che cancella ogni mancanza!

BUON NATALE A TUTTI!!!.......ci rivediamo a Gennaio!!!

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GIORNI A CONFRONTO

Riflessioni da parte di bambini della 5a primaria sui primi mesi di scuola, un confronto da chi ha vissuto la scuola prima e dopo il Coronavirus.

“Era febbraio: quella mattina come tante mi svegliai e andai a scuola, non sapevo che quando sarei uscito avrei messo per l’ultima volta piede in classe. Non sapevo che il mondo sarebbe cambiato in un minuto, da un momento all’altro.

Non sapevo che da lì in poi tu, io, noi avremmo dovuto avere un volto coperto. Non riuscivo a comprendere cosa stava succedendo.

Oggi mi ritrovo in una situazione di paralisi. Non dimenticherò mai il mio ultimo abbraccio, l’ho dato alla mia maestra ma oggi non si può più fare.

Questo virus ha cambiato tutto, le nostre abitudini e anche la scuola: purtroppo non possiamo trascorrere la ricreazione tutti insieme, fare gite e recite e i banchi in classe sono distanti.

Malgrado tutte queste restrizioni io penso che siano comunque meglio che stare a casa davanti ad uno schermo, anche se costa un po’ di fatica dover rinunciare a condividere qualunque cosa con i propri amici e compagni.

Non dimenticherò mai il 7 settembre 2020 quando siamo tornati per la prima nuovamente scuola, anzi, in una nuova scuola, fatta di distanziamento, termometro, mascherine, igienizzante...ma la cosa principale è che noi siamo qui, noi siamo insieme.

Io sono convinta che, se ci impegniamo tutti insieme, il virus si arrenderà alla nostra insaziabile voglia di continuare ad imparare, ai nostri sorrisi fatti con gli occhi che spuntano dalla mascherina, al nostro prenderci cura gli uni degli altri. Insieme ce la faremo”.

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Il giorno 21 maggio, le classi quarte della primaria hanno incontrato, in live streaming, Antonio Vassallo, primo testimone oculare della strage in cui hanno perso la vita Giovanni Falcone e la sua scorta.

Questo incontro si inserisce nel progetto alla legalità dal titolo “Dalla Res pubblica a Cosa Nostra” e coincide con la giornata di domenica 23 maggio in cui si ricorda la strage di Capaci.

Sin dall’inizio dell’anno scolastico, abbiamo accompagnato i bambini di quarta in un percorso di crescita in cui hanno riflettuto e compreso che la prima forma di legalità è la responsabilità personale e collettiva.

Questo progetto si è svolto come laboratorio riflessivo in cui i bambini hanno avuto modo di conoscere il senso profondo dell’essere i cittadini del futuro, sulla scia e sull’ esempio di grandi uomini che hanno dato la vita ed hanno avuto il coraggio di prendere posizione per difendere i diritti dei cittadini della nostra Repubblica. Come simbolo del nostro impegno è stato piantato un ulivo nel giardino della nostra scuola.

Antonio Vassallo, che abita ancora vicino al luogo in cui è avvenuta la strage, ha raccontato ai bambini di quel fatidico pomeriggio in cui è corso sul luogo della strage ed ha incrociato per l’ultima volta lo sguardo del giudice Falcone, ha raccontato di quello che ha visto e di quello che “non avrebbe dovuto vedere”. Ha parlato dell’importanza di denunciare l’ingiustizia ma di non essere mai da soli nel farlo, tantomeno di non lasciare solo chi è dentro il mirino della mafia e di qualsiasi forma di sopruso.

Abbiamo accolto l'invito di Antonio Vassallo che è poi lo stesso dei giudici Falcone e Borsellino:

"Parlate della mafia, parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene. Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo".

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È Giovedì Santo. Le scuole d’Italia sono chiuse per le vacanze pasquali. La didattica a distanza si ferma. Il nostro Istituto, invece, apre le porte “virtuali” per accogliere alunni e famiglie della scuola primaria.

Madre Antonia, insieme a Madre Giuseppina e Madre Maria, alle 16 radunano, davanti allo schermo, maestre, famiglie e bambini per pregare insieme. La gioia è grande, la commozione si percepisce nell’aria.

I bambini intonano un canto che introduce alla preghiera, guidata dalla maestra Francesca. Il pensiero è andato a chi, in questo momento, soffre maggiormente e a chi è lontano dai propri cari. Al termine della preghiera Madre Antonia ci ha lasciati con questo messaggio:

“Malgrado le distanze, siamo riusciti a unire le nostre voci per ringraziare Il Signore della vita per il dono dell’amicizia, certi che con piccoli gesti di tenerezza possiamo unire il mondo in una grande catena virtuale.

Buona Santa Pasqua a tutti!”