Progetto #ioleggoperchè

Anche quest'anno ritorna il progetto #ioleggoperchè, grazie al quale si possono donare dei libri per la biblioteca della nostra scuola. Di seguito le librerie gemellate con la nostra scuola. Ubik…

Inizio anno per la nostra comunità

L’inizio del nuovo anno scolastico è stato accompagnato da un forte momento di riflessione e di preghiera. Tutti gli alunni del nostro Istituto si sono ritrovati nella Chiesa di San…

Come operano le ONG nei Paesi in via di sviluppo

La scuola media incontra l'esperto Fabrizio Barbon Di Marco Il 23 maggio le classi seconde e terze della scuola media dell’Istituto Canossiano hanno avuto l’occasione di incontrare Fabrizio Barbon Di…

Benessere a scuola con Alberto Pellai

"Benessere a scuola - orientare alla felicità", questo il titolo della conferenza che sarà tenuta dal noto psicoterapeuta, scrittore ed educatore Alberto Pellai presso il nostro Istituto, alla quale parteciperanno anche il…

Dantedì

 Il Comune di Treviso e la società Dante Alighieri annunciano i vari eventi cittadini dedicati, durante tutto il mese di marzo, alla celebrazione del sommo poeta.  La nostra scuola partecipa…

Conferenza sul giornalismo sportivo

Martedì 27 febbraio dalle ore 11 alle 13 in aula Magna dell'Istituto si terrà una conferenza dal titolo: "Il giornalista sportivo: una professione", a cui parteciperanno alcune classi del Liceo scientifico e della Scuola…

BAKHITA: UNA PICCOLA GRANDE SANTA

Grande entusiasmo il giorno 12 febbraio 2016: gli studenti dell’Istituto hanno assistito alla inaugurazione della statua che ricorda la nostra Santa Giuseppina Bakhita.

La sua vita di sofferenza è la storia di una piccola sudanese rubata alla famiglia e fatta schiava a sette anni. Morì a Schio l'8 febbraio 1947, come suora canossiana.

La sua figura è simbolo del perdono e della misericordia di Dio.

Quando le chiesero cosa avrebbe voluto dire ai responsabili della sua sofferenza rispose:

"Se incontrassi quei negrieri che mi hanno rapita, e anche quelli che mi hanno torturata, mi inginocchierei a baciare loro le mani perché se non fosse accaduto ciò, non sarei ora cristiana e religiosa"