• Liceo delle Scienze Umane - Teatro e Cinema

  

“Conciliare una formazione culturale di carattere umanistico, che consenta una profonda e consapevole capacità di comunicare,
con una formazione artistica che ponga al centro del processo di apprendimento l’allievo, il suo talento, il suo pensiero, le sue emozioni.”

  

Perché scegliere il liceo delle scienze umane – teatro e cinema?

Le caratteristiche del liceo delle scienze umane, in particolar modo la costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali, ben si accorda con l’esperienza teatrale-cinematografica. La comunicazione scenica si connota come tipica esperienza sociale. Si definisce come espressione, formazione e interazione di persone, gruppi e comunità, e si caratterizza per lo stretto rapporto tra individuo e gruppo, a loro volta in relazione con la vita istituzionale. Non ha come obiettivo primario il prodotto estetico e l’intrattenimento, ma la crescita equilibrata della persona. L’indirizzo teatrale integra dunque una preparazione liceale di carattere umanistico, con le competenze proprie dell’esperienza teatrale-cinematografica, arricchendo così le possibilità di espressione e di conoscenza di sé, ampliando l’orientamento futuro e aumentando le possibilità di inserimento nel mondo lavorativo.

 

 

  • Specificità del percorso

    Perché Scienze Umane?

    Il percorso del Liceo delle Scienze Umane insegna a comprendere l’evoluzione dell’uomo, i suoi processi mentali e la sua identità, quindi a capire meglio se stessi e gli altri, concentrando l'attenzione sui processi educativi e sulle relazioni sociali. Offre una formazione ricca dal punto di vista umanistico e scientifico, ampliata dall’approfondimento di discipline come l’Antropologia, la Pedagogia, la Psicologia e la Sociologia.

    Il Liceo delle Scienze Umane fornisce le competenze disciplinari, comunicative, relazionali ed emotive che sono trasversali a qualsiasi professione, ad esempio saper gestire un gruppo (team-building e leadership), mediare i conflitti, trovar soluzione ai problemi, che andranno a trovare misura e concretezza in percorsi di alternanza scuola-lavoro per un apprendimento di competenze formali e non formali nel campo sociale, educativo, aziendale e delle risorse umane.

    Perché teatro e cinema?

    La cultura teatrale-cinematografica non dev’essere considerata fine a sé stessa: persegue infatti uno scopo di formazione umana e di orientamento, supporta la persona nella presa di coscienza della propria individualità e nell’espressione delle proprie potenzialità. Attraverso la creatività, il soggetto fa fronte in modo personale alle sollecitazioni provenienti dall’ambiente e si adatta a esso, modificandolo secondo le sue necessità. Il senso del creare rimanda alla capacità produttiva, allo spirito d’iniziativa e imprenditorialità (competenza chiave europea), ad un’elaborazione originale di elementi già esistenti, per conferirvi il carattere della novità e dell’unicità. Il teatro, in questo senso, diventa un utile strumento e un possibile luogo di sperimentazione di sé che ha come risultato la sublimazione e l’espressione delle proprie emozioni, il superamento della timidezza e dell’ansia da prestazione, e il potenziamento dell’autostima.

  • Finalità educative

    Acquisire coscienza

    • comunicativa a livello relazionale;
    • del proprio ruolo nel gruppo;
    • della propria dimensione emozionale.

    Acquisire fiducia

    • nei confronti degli altri, di sè e della realtà;
    • nello sviluppo delle proprie abilità e competenze comunicative, indispensabili per entrare in contatto con le altre culture e poi nel mondo del lavoro.

    Acquisire consapevolezza

    • del valore delle persone, della solidarietà e del gruppo;
    • del valore dei propri pensieri, sentimenti, emozioni;
    • delle proprie scelte autonome e libere in uno spazio di convivenza;
    • dell’importanza dell’accettazione, del rispetto, dell’integrazione.
  • Obiettivi didattici

    Obiettivi didattici nell’ambito umanistico

    Conoscenze

    • dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante apporti specifici ed interdisciplinari della cultura socio-antropologica, pedagogica e psicologica
    • delle principali tipologie educative, relazionali e sociali della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà; europea
    • delle categorie interpretative della realtà; messe a disposizione dalle scienze sociologiche

    Abilità

    • saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, in particolare per quanto concerne i rapporti sul piano etico-civile e pedagogico-educativo
    • saper confrontare teorie e strumenti per comprendere la varietà; della realtà sociale
    • saper identificare il legame esistente tra fenomeni culturali e sociali

    Competenze:

    • utilizzare in maniera consapevole e critica le principali metodologie relazionali e comunicative
    • misurare i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei principi teorici, anche con ausilio di strumenti matematici, statistici ed informatici

    Obiettivi didattici nell’ambito teatrale-cinematografico

    • Conoscenza e comprensione delle diverse forme espressive che rappresentano la realtà nei suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, corporeo, pittorico, architettonico);
    • conoscenze testuali (non solo drammaturgiche, in italiano o in lingua straniera) da teatralizzare, secondo tre modelli: a) adozione di un testo preesistente b) elaborazione e/o adattamento di un testo da più testi; c) elaborazione e scrittura di un testo originale;
    • dizione corretta;
    • lettura ed interpretazione testuale con relativa messa in spazio;
    • elaborazione di piani di regia (che comprende competenze di recitazione, scenografia, scenotecnica, sceneggiatura);
    • realizzazione di spettacoli e loro eventuale produzione esterna e/o ripresa video;
    • competenze multimediali: utilizzo di tecniche multimediali nei laboratori, applicazioni della tecnologia elettronica al teatro (ad es. creazione di ipertesti da utilizzare come supporti didattici, il computer nella progettazione della messinscena; il montaggio; il doppiaggio).

  • Discipline umanistiche caratterizzanti

    I contenuti disciplinari e gli obiettivi specifici di apprendimento presenti nel piano studi del Liceo delle scienze umane – teatro e cinema, relativamente al corpus umanistico, sono quelli riportati nelle “Indicazioni Nazionali” del corrispondente piano di studi del Liceo delle Scienze Umane. Sono pertanto previste tutte le discipline relative a questo ambito.

    Le materie umanistiche sono trattate con una peculiare attenzione al linguaggio estetico della rappresentazione, nella sua evoluzione storica e nell’espressione individuale. Ad esempio:

    • Lingua e letteratura italiana: laboratori di scrittura creativa, in cui vengono insegnate le tecniche di scrittura di una sceneggiatura
    • Lingua e cultura latina: conoscenza di autori e brani teatrali in lingua latina.
    • Lingua inglese: approfondimento di autori teatrali inglesi, lettura teatrale in lingua, role playing, eventuale messinscena di brani teatrali
    • Informatica: laboratori di gestione consolle audio e video e montaggio video
    • Scienze Umane: l’Antropologia studia l’evoluzione dei costumi nei popoli e il ruolo della rappresentazione in essi; la Psicologia si occupa dell’intelligenza, della percezione, della memoria, dell’apprendimento e delle emozioni, e di come queste interagiscano con l’esperienza teatrale-cinematografica; la Pedagogia si dedica all’educazione nell’intero ciclo di vita e al ruolo della recitazione nella formazione dell’uomo; la Sociologia analizza i fenomeni sociali, i rapporti tra individuo e gruppo sociale, la comunicazione di massa, la funzione pubblica del teatro e del cinema e dello spettacolo come metafora dei ruoli
    • Storia dell’Arte: approccio alla storia dell’arte come spazio scenico; attivazione di laboratori di scenografia
  • Discipline artistiche caratterizzanti
    • Scienze motorie: laboratori di espressione corporea, realizzazione di coreografie, ed elementi di comunicazione non verbale.
    • Musica: canto orientato al musical
    • Teoria e tecnica della comunicazione: analisi di alcuni aspetti della comunicazione interpersonale, base fondamentale per sapersi muovere sul palco: la comunicazione verbale, la comunicazione non verbale (la postura, il corpo, la prossemica, le espressioni del viso, movimenti e gesti di braccia e mani, il problema interculturale dei gesti), la comunicazione paraverbale (timbro e voce), il parlare in pubblico. All’interno di questa disciplina sono previste le attività teatrali caratterizzanti l’indirizzo:
    • Recitazione

    L’arte del recitare. La presenza scenica: la duttilità e la capacità di utilizzare il proprio corpo, l'uso della gestualità per integrare la verbalità, l’interazione con gli altri attori e l’enfatizzazione delle parole, l'uso accurato dello strumento vocale per comunicare le caratteristiche del personaggio ed esprimerne le emozioni.

    • Regia, riprese video e montaggio

    Direzione della realizzazione di un’opera teatrale o cinematografica, consistente soprattutto nella scelta degli attori e nella guida della loro recitazione, nella scelta delle scene, dell’arredamento e dei costumi, delle luci, degli effetti sonori, delle musiche e canzoni.
    Utilizzo di tecniche multimediali per riprendere e proiettare gli spettacoli; applicazioni della tecnologia elettronica al teatro (il computer nella progettazione e realizzazione della messinscena).

    • Dizione e doppiaggio

    La pronuncia delle parole, l'insieme dei meccanismi della fonetica, in generale la fisiologia della produzione del linguaggio orale. La dizione è correlata all’intonazione, e importante per entrambe è una corretta respirazione e articolazione. Riveste una notevole importanza in campi come la recitazione, la declamazione in pubblico o, ad esempio, nel giornalismo radio-televisivo. Il doppiaggio designa l'operazione tecnica di sostituzione della voce originale di un attore, o di un personaggio, con quella di un doppiatore. Gli ambiti in cui è maggiormente utilizzato sono il cinema, la televisione, l'animazione e la pubblicità. Figure professionali molto ricercate sono quelle del dialoghista, il direttore del doppiaggio, il doppiatore, l’assistente al doppiaggio, il fonico, il mixatore.

    L’obiettivo di queste discipline è la produzione di uno spettacolo teatrale, un musical, un progetto video, un cortometraggio, un documentario, ecc.

  • Collaborazioni e partnership

    Per rendere possibile lo svolgimento della parte prettamente artistica di questo liceo sono molto importanti i partner con cui si avvierà la collaborazione, ossia:

    • Collaborazione e scambio di esperienze teatrali altri istituti scolastici di Treviso e Provincia
    • Rete provinciale La Scuola a Teatro, Ente Teatri S.p.A.
    • Gli Alcuni
  • Diploma e Profilo in uscita

    Il profilo in uscita è quello di uno studente che ha notevoli competenze in ambito linguistico, culturale e artistico, e una solida preparazione per l'accesso a tutte le facoltà universitarie. Il percorso di studi permette di maturare capacità critica e organizzativa, consapevolezza del proprio ruolo sociale e creatività nei processi di apprendimento (Long Life Learning). Il liceo dà strumenti utili per qualsiasi strada si voglia intraprendere, non solo per essere professionisti nel campo dell’educazione, ma anche nel campo della gestione delle risorse umane, nei servizi e nel campo lavorativo.

  • Proseguimento degli studi
    Garantisce una formazione completa e consente di proseguire con successo lo studio universitario:

    • in tutti i corsi di laurea;
    • nei corsi di laurea di settore:
      • Scienze dell’educazione
      • Scienze della formazione
      • Scienze della Comunicazione
      • Psicologia
      • Sociologia
      • Filosofia
      • Scienze dei Servizi Sociali
      • Scienze Infermieristiche
      • Logopedia
      • Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo (DAMS),
      • presso accademie artistiche e teatrali.

    La peculiare proposta formativa permette l’inserimento nel mondo del lavoro. Offre sbocchi lavorativi nel campo:

    • del sociale (assistente sociale, assistente per l’infanzia, operatore di animazione sociale) in strutture scolastiche e per l’infanzia;
    • della promozione culturale (mediatore culturale) in enti artistici e teatrali comunali, provinciali e nazionali;
    • dell’organizzazione (risorse umane) nelle aziende del settore pubblico e privato;
    • della comunicazione (esperto in servizi della comunicazione e in pubbliche relazioni, addetto stampa) in aziende del settore pubblicitario, televisivo e radiofonico;

 

Piano Orario

Piano Orario 1° biennio 2° biennio
Lingua e letteratura italiana (con laboratori di sceneggiatura, storia del teatro e storia del cinema) 5 5 4 4 4
Lingua e cultura latina (con cultura teatrale età classica) 2 2 2 2 2
Storia e Geografia 3 3 - - -
Storia - - 2 2 2
Filosofia - - 3 3 3
Scienze Umane* 4 4 5 5 5
Diritto ed Economia 2 2 - - -
Lingua e cultura inglese (con letteratura teatrale) 3 3 3 3 3
Matematica e Informatica (con gestione consolle e montaggio video) 3 3 2 2 2
Fisica - - 2 2 2
Scienze naturali 2 2 2 2 2
Storia dell'Arte (con lab. artistico e scenografico) - - 2 2 2
Scienze motorie (con danza teatro) 2 2 2 2 2
Teoria e tecnica della comunicazione (recitazione, regia, riprese video e montaggio, doppiaggio e dizione) 4 4 4 4 4
Musica (canto orientato al musical) 1 1 - - -
Religione cattolica 1 1 1 1 1
Totale ore 32 32 34 34 34

  * Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia.

È previsto:
Biennio: un rientro pomeridiano (14.00 – 15.40)
Triennio: due rientri pomeridiani (14.00 – 15.40)

Settimana di 5 giorni (sabato a casa)

Attività a completamento orario:

  • Uscite a teatro e cinema d’essai
  • Moduli di Tecnica della ripresa cinematografica e televisiva
  • Moduli di Tecnologia fotografica, cinematografica e televisiva

 

Riferimenti normativi

Dalle Indicazioni Ministeriali leggiamo che:

  • Il Ministero della Pubblica Istruzione, facendo seguito alle previsioni contenute nella legge 13 luglio 2015 n. 107, la c.d. Buona Scuola, ha inviato alle scuole di ogni ordine e grado le indicazioni strategiche per l’utilizzo delle attività teatrali nella didattica. Il comma 181 di tale legge introduce la promozione, la diffusione, la valorizzazione della produzione teatrale attraverso l’accesso alla formazione artistica mediante il potenziamento di varie attività teatrali programmate ed inserite nel curricolo.
  • Le linee guida intendono fornire macro indicazioni in termini di strategie metodologiche e di valori educativi in relazione all’introduzione delle attività teatrali nell’ambito delle attività didattiche.
  • In tale ottica, le arti dello spettacolo, data la loro rilevanza pedagogica, sono intese in una funzione didattico-educativa. L’attività teatrale abbandona definitivamente il carattere di offerta extracurricolare aggiuntiva e si eleva a scelta didattica complementare, finalizzata a degli obiettivi curriculari.
  • La didattica teatrale intesa come forma interattiva di linguaggi diversi -verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, musicale- si configura dunque come prezioso strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare, insostituibile come strumento di attivazione emotiva, dinamico-relazionale, culturale.