Progetto #ioleggoperchè

Anche quest'anno ritorna il progetto #ioleggoperchè, grazie al quale si possono donare dei libri per la biblioteca della nostra scuola. Di seguito le librerie gemellate con la nostra scuola. Ubik…

Inizio anno per la nostra comunità

L’inizio del nuovo anno scolastico è stato accompagnato da un forte momento di riflessione e di preghiera. Tutti gli alunni del nostro Istituto si sono ritrovati nella Chiesa di San…

Come operano le ONG nei Paesi in via di sviluppo

La scuola media incontra l'esperto Fabrizio Barbon Di Marco Il 23 maggio le classi seconde e terze della scuola media dell’Istituto Canossiano hanno avuto l’occasione di incontrare Fabrizio Barbon Di…

Benessere a scuola con Alberto Pellai

"Benessere a scuola - orientare alla felicità", questo il titolo della conferenza che sarà tenuta dal noto psicoterapeuta, scrittore ed educatore Alberto Pellai presso il nostro Istituto, alla quale parteciperanno anche il…

Dantedì

 Il Comune di Treviso e la società Dante Alighieri annunciano i vari eventi cittadini dedicati, durante tutto il mese di marzo, alla celebrazione del sommo poeta.  La nostra scuola partecipa…

Conferenza sul giornalismo sportivo

Martedì 27 febbraio dalle ore 11 alle 13 in aula Magna dell'Istituto si terrà una conferenza dal titolo: "Il giornalista sportivo: una professione", a cui parteciperanno alcune classi del Liceo scientifico e della Scuola…

Gli Erasmus Days alla Scuola di Formazione Professionale ENAC Veneto di Treviso

C’è chi dice che “il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina” (Sant’Agostino d’Ippona). 

Credo che nessuno, fatta eccezione per qualche adolescente (noto ai docenti), acquisterebbe mai un libro per leggerne solo l’introduzione o le prime righe a fronte: ne capirebbe, forse e se è ben scritto, appena un piccolo frammento e l’acquisto stesso risulterebbe inutile, un cattivo investimento.  Allo stesso modo limitare la conoscenza del mondo ai pochi km2 del comune di residenza rischia di circoscrivere irrimediabilmente la conoscenza del mondo soprattutto a chi, fra qualche anno, avrà le redini di questo stesso e lo erediterà per migliorarlo: i giovani!

È con la profonda convinzione che il mondo sia uno scrigno di tesori da svelare ai nostri studenti e che la loro formazione, congiunta alla conoscenza del mondo, siano l’investimento più importante da affrontare come scuola, che anche quest’anno, in questi primi freschi giorni di metà ottobre, ci proponiamo di festeggiare come Scuola di Formazione Professionale gli Erasmus Days,  giornate europee dedicate alla presentazione dei progetti di mobilità a milioni di studenti del vecchio continente.

Presso la SFP ENAC Veneto di Treviso gli Erasmus Days sono un appuntamento fisso da quanto, nel 2013, la scuola ha scelto di aderire ai progetti di mobilità proposti da ENAC, coinvolgendo sempre più studenti e docenti accompagnatori.

Quest’anno i festeggiamenti si sono tenuti venerdì 16 ottobre, presso il teatro della scuola, dove i ragazzi di terza hanno potuto conoscere e apprezzare, grazie alle parole e alle testimonianze del direttore Michielan, di alcuni docenti accompagnatori (Prof. Antonello e Pavan) e di ex-studenti (Alessia, Alessandro, Eric, Tommaso),  il programma Erasmus +, un’imperdibile esperienza di mobilità che, grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea, l’estate prossima li porterà a svolgere uno stage lavorativo in un paese dell’Unione in aziende d’eccellenza.

“Viaggiare è vivere, viaggiare apre la mente, viaggiare ti cambia in meglio come persona, viaggiare ti fa crescere umanamente e professionalmente, viaggiare ti rende autonomo” sono solo alcuni degli stimoli emersi dagli interventi appassionati dei relatori; facciamo nostre queste massime e le inoltriamo come auguri per tutti gli studenti che, nei prossimi mesi, affronteranno il bando di selezione e a luglio partiranno. In bocca al lupo: "la vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte" (ʿUmar Khayyām, poeta e matematico persiano).

 

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Venerdì 24 settembre, la classe 4G della Scuola di Formazione Professionale ENAC Veneto dell'Istituto Canossiano "Madonna del Grappa", accompagnata dalle prof.sse Montagner e Gomiero, ha trascorso la giornata pedalando lungo la Restera.

Gli studenti della classe, provenienti da due diverse terze dell'istituto, hanno così avuto modo di approfondire la loro conoscenza in una lunga biciclettata che, partita dal Parco della Fiera di Treviso e passata per il magico Cimitero dei Burci,si è conclusa a Casale Sul Sile, da cui poi si è fatto ritorno.

Lungo il percorso non sono di certo mancati piccoli intoppi che hanno però contribuito a far sviluppare nei ragazzi un maggior senso di appartenenza ad un gruppo classe e un ottimo spirito di squadra.

Dopo che nei 30 km la classe è riuscita, aiutandosi vicendevolmente, ad intervenire difronte a qualche catena caduta e a due gomme forate, possiamo ritenere la missione di “class building” riuscita!

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Dopo aver vinto il bando del progetto “ENACPLUS: Moving to Learn”, sabato 4 luglio 2021 un gruppo di 10 studenti appartenenti alle classi terze e quarte della SFP ENAC Veneto dell’Istituto Canossiano “Madonna del Grappa” sono partiti per Malta per vivere un’esperienza di tirocinio all’estero, inserita nel contesto del programma ERASMUS+ dedicato alle scuole di formazione.

Le giornate dei ragazzi, accompagnati nell’isola dai docenti Giacomo Pavan, Mauro Antonello e Valeria Lorenzon, scorrono rapidamente tra ore di tirocinio in azienda, momenti di riposo e svago e uscite (soprattutto nei weekend): la stagione estiva e le dimensioni non eccessive dell’isola consentono infatti, dopo un’intera giornata passata in ufficio, di concedersi del tempo per rilassarsi fronte mare o per passeggiare lungo le strade ricche di storia de La Valletta.

I ragazzi, condividendo la medesima residenza, si stanno confrontando anche con l’essere indipendenti e con la gestione delle incombenze domestiche, un valore aggiunto per un’esperienza che farà loro acquisire competenze non solo professionali ma anche trasversali.

I ragazzi di terza (Alessia, Alessandro, Mirko, Eric, Tommaso e Pietro) concluderanno l’esperienza sabato 24 luglio, mentre i ragazzi di quarta (Angelica, Lorenzo, Lisa, Mattia) resteranno a Malta fino alla fine di agosto, gestendosi in assoluta autonomia.

A tutti loro va il nostro in bocca al lupo affinché queste giornate possano contribuire alla loro crescita professionale e umana, regalando loro ricordi pieni di vita anche perché “un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile” (Ryszard Kapuscinski).

È in grado la SELFIE GENERATION di riconoscere le proprie emozioni e saperle gestire?
Certamente sembra facile, ma in realtà non è proprio così… questo è quanto emerso dai ragazzi di 1S della SFP dei Servizi per l’Impresa dell’ENAC Veneto di Treviso (Ist. Canossiano) in seguito ad una attività proposta dalle due docenti Alessandra Vian e Valentina Scomparin. Questa esperienza speciale rientra all’interno di un workshop promosso da ENGIM Veneto che mira a far capire l’importanza delle SOFT SKILLS nella formazione dei ragazzi e quanto queste debbano entrare in modo preponderante nella didattica odierna.
Con metodologie innovative gli studenti possono acquisire le competenze legate all’intelligenza emotiva e allenarle ogni giorno in classe, in famiglia e in contesti extra-scolastici.
In particolare, gli allievi della 1S sono stati chiamati a svolgere un test emotivo e a identificarsi nel Mood Meter, il diagramma delle emozioni che evidenzia la percezione del momento rispetto alla loro energia e piacevolezza. I profili emersi sono stati vari, ma veritieri: irascibili, entusiasti, stressati, speranzosi, allegri, nervosi o con bassa autostima. I ragazzi hanno potuto così usufruire di un ampio ventaglio di vocaboli nuovi che hanno permesso loro di dare un nome ad un sentimento. Questo è il primo step per poterlo riconoscere quando si presenta, accettandolo e dando un significato preciso a quello che si sta vivendo (nominare per dominare).
L’intelligenza emotiva, cioè l’abilità di percepire le emozioni e accedervi, non è meno importante delle altre intelligenze ma spesso viene sottovalutata e non riconosciuta come supporto del pensiero e scintilla che scatena la forza interiore di ognuno aiutando la realizzazione personale.
La nostra scuola, da sempre attenta all’allievo in quanto individuo e al passo con le richieste della didattica del futuro, ritiene sia importante investire su questi temi riservando appuntamenti periodici agli studenti che avranno la possibilità di migliorare l’autoconsapevolezza attraverso l’autoanalisi e il confronto.

Il 25 aprile si è festeggiato il settantaseiesimo Anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista le cui celebrazioni, per il secondo anno di fila, si sono svolte in un clima di chiusure e limitazioni legate alla pandemia tuttora in corso.
Come ogni anno il 25 aprile ci ricorda lo sforzo compiuto da migliaia di italiani che, spesso perdendo la loro vita, hanno lottato affinché noi tutti potessimo vivere in un paese più libero e democratico.

Stimolati dal video “Perché ancora il 25 aprile?” dello storico Alessandro Barbero, gli alunni delle classi 1^D, 2^D e 3^G della SFP ENAC Veneto dell’Istituto Canossiano di Treviso hanno riflettuto su cosa potessero significare nel 1945 la parola “libertà” e l’espressione “essere liberi”, interrogandosi sul significato odierno della parola “libertà”, su cosa voglia dire oggi “essere liberi” e sulle zavorre da cui il mondo contemporaneo dovrebbe liberarsi.

Di seguito alcune considerazioni unite insieme.

“La libertà è un valore molto importante: l’ho capito specialmente dall’anno scorso quando è iniziato il periodo di pandemia e mi sono sentito privato della mia libertà di adolescente.
Libertà vuol dire potersi esprimere come si vuole, senza essere giudicati: potersi vestire senza aver paura di ricevere qualche commento sgradevole da parte di qualche uomo, essere liberi di amare chi si vuole senza dover nascondersi, camminare mano nella mano con il proprio fidanzato o fidanzata senza aver paura di ricevere qualche minaccia.
Essere liberi significa potersi mostrare così come si è, essere sé stessi senza sembrare diverso o sbagliato.
Essere liberi vuol essere orgogliosi del proprio successo.
La libertà è scegliere da che parte stare, chi essere.
Libertà significa rispettare i diritti umani di qualsiasi persona.
La libertà è essere felice.
Se dovessi davvero elencare da cosa il mondo d’oggi dovrebbe liberarsi potrei andare avanti a scrivere un libro.
Il mondo d’oggi dovrebbe essere liberato dalle persone che vogliono solo il proprio bene.
Dovrebbe liberarsi da quelle persone che, pensando che non valgano niente, violentano e uccidono le donne ogni giorno, da quegli incivili che inquinano la terraferma ma soprattutto il mare.
Dovrebbe liberarsi da tutte le etichette che vengono inventate ogni giorno: dai pregiudizi, dalle classi sociali, dagli insulti senza senso, dalle troppe sicurezze che l'essere umano si dà autoconvincendosi di essere superiore ad un altro in base, magari, ai soldi, alle amicizie. Per gli adolescenti il problema è solo il come ti vesti, se fai tiktok, se hai tanti follower su Instagram o che scuola superiore hai scelto: sei fai un liceo scientifico allora hai voglia di studiare, se fai il classico sei il solito figlio di papà, se fai l’artistico sei un “drogato”, se fai l’alberghiero cucini e basta, se fai l’ITIS sei un criminale, se fai un professionale non hai voglia di fare nulla; da tutte queste etichette il mondo dovrebbe liberarsi!
Il mondo dovrebbe liberarsi dall'ignoranza di quelle persone che aggrediscono le altre perché non hanno lo stesso orientamento sessuale o perché non hanno la stessa religione.
Il mondo dovrebbe liberarsi dal bigottismo e dalle guerre.
Il mondo d’oggi dovrebbe liberarsi dalla maleducazione: non sopporto quelle persone che si comportano come se non esistessero altre persone al di fuori di loro.
Dobbiamo liberarci dalle voci e dalle opinioni altrui ma anche dalle idee spesso eccessive che ci frullano in testa e che ci fanno preoccupare.
Il mondo d’oggi dovrebbe liberarsi dalla superficialità perché non porta a nulla, solo ad un pensiero limitato e malato”.